Gentile direttore, come nipote da parte di madre di Istriani, tutti esuli, non posso esimermi dal ricordare questo triste evento: centinaia di persone che abbandonarono paesi, case, terreni dove abitavano in pace da secoli, terrorizzati da una atavica ferocia. Ma il torto o la ragione non è mai da una parte sola e l’origine di questa tragedia è il nazionalismo italiano e slavo che dalla fine dell’Ottocento si scontravano sotto l’occhio fintamente benevolo dell’Austria che fingeva di far da paciere. Occorre ricordare il passato non rifacendo gli stessi errori, ora il nazionalismo si chiama sovranismo ma ha la stessa natura perversa, può generare scontri, lutti, rovine. L’Unione Europea è un buon antidoto a tutto questo.