LA LIBERAZIONE OGGI? DALL'OMOLOGAZIONE (RILEGGENDO PASOLINI)!

22/04/2024 - Gianni Mereghetti

Carissimo direttore,
si sta andando verso il 25 Aprile e io temo il risvegliarsi di un antifascismo forzato che si crea il fantoccio del fascismo per stare in piedi.
Così ricordo un pezzo famoso di Pier Paolo Pasolini che spero faccia pensare: «Mi chiedo - scriveva Pasolini ad Alberto Moravia nel 1973- se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi, a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per veicolare il dissenso. Spingere le masse a combattere un nemico inesistente mentre il consumismo moderno striscia, si insinua e logora la società già moribonda».
È la questione di oggi quella che Pasolini vedeva negli Anni '70: un consumismo sempre più dominante che rimuove ogni identità e ci rende tutti uguali, servi delle mode dominanti, che si affermano omologandoci ai dettami del loro potere.
Per questo oggi liberazione non è lottare contro un fascismo che non c'è, ma il coraggio di affermare la propria umanità e di vivere all'altezza dei propri desideri, in primis quello di essere felici. Questa è liberazione, la lotta per esserci come siamo, essere uomini, liberi e fratelli.
Torna dunque il 25 Aprile, e di quello slogan "ora e sempre resistenza" non rimane che un pallido ricordo, vi è però la corsa a identificare i nuovi fascismi per combatterli riproponendo un vecchio e ormai usurato antifascismo che non ha nessuna credibilità.
Rimane il 25 aprile, non c'è da trovare dei fascismi per farne memoria, oggi il pericolo incombente è un nuovo potere, quello che ci sradica da noi stessi, da quello che siamo, dall'umano che pulsa nelle nostre vene. Non c'è da trovare un nemico che pure c'è ed ha la faccia subdola del potere della comunicazione, liberazione è trovare ciò che ci rende esseri umani, liberazione è ritrovare nel cuore ciò che ci fa guardare tutto con una simpatia totale e ci fa vedere gli altri come compagni di un cammino che ha a cuore la felicità, liberazione è scoprirsi popolo, tutti coinvolti in un'amicizia che abbatte ogni barriera.
Oggi il 25 Aprile rappresenta un'eccezionale occasione non per andare contro qualcuno, ma per costruire dimore accoglienti dove possa abitare l'umano.