COMMOZIONE PER L'ORDINAZIONE ARCIVESCOVILE DELL'AMICO DON FLAVIO PACE

29/04/2024 - Gianni

Carissimo Marco,
sabato 4 maggio don Flavio viene ordinato arcivescovo a Milano, in Duomo. Questo fatto mi commuove, mi fa una certa impressione che questo amico che ha condiviso con me una parte della mia vita sia così preferito da Dio fino a volerlo ad una responsabilità così grande, quella dell'unità dei cristiani. Una scelta quanto mai giusta, perché don Flavio è un uomo di unità, un uomo che si mette a servizio di ciò che Dio costruisce e con dedizione totale. Don Flavio l'ho conosciuto in uno dei momenti più difficili della mia esistenza e lui è stato per me un grande amico perché con la sua testimonianza mi ha indicato a Chi si deve guardare quando tutto cade e non si hanno più certezze, Lui ha saputo farmi alzare lo sguardo a Gesù. Poi è stato con me a scuola al Bachelet di Abbiategrasso e mi ha testimoniato il suo abbraccio a tutti: don Flavio sapeva costruire rapporti con tutti, è stato per me segno di uno sguardo senza confini, uno sguardo capace di arrivare ad ogni studente e studentessa. In lui ho incontrato un autentico educatore e questo per me è stato importante perché ha segnato gli ultimi anni del mio insegnamento. Da lui ho imparato che educare è guardare ognuno con tenerezza, sapendo che ogni ragazza o ragazza porta in sé una ricchezza che attende di essere scoperta.
Don Flavio ha una semplicità che lo fa essere segno di Gesù a cui si dona totalmente e aperto ad ogni persona, tutto teso ad affermare l'altro, mai se stesso.
Questa sua disposizione d'animo è certamente un punto di forza dell'incarico che Papa Francesco gli ha affidato, quello di lavorare per l'unità dei cristiani.
L'ordinazione di don Flavio mi riempie di gratitudine, che un amico abbia un dono così grande è fonte di una incontenibile gioia e mi dice di trattenere ancora di più ciò che lui mi ha testimoniato e mi testimonia con la sua amicizia.
Questa ordinazione è segno dello sguardo di Dio verso chi lo ama e nello stesso tempo la sento come un incoraggiamento a continuare a imparare da don Flavio il suo amore a Cristo e alla Chiesa.