Carissimo direttore,
domenica 28 aprile Papa Francesco è stato a Venezia e l'ha definita bella e fragile come siamo noi, come sono i giovani a cui ha parlato offrendo una testimonianza eccezionale.
Il Papa sa parlare ai giovani come oggi nessun altro, sa capirli, vedendo la loro bellezza e cogliendo la loro grande emotività, ma sa riconoscere la loro debolezza, cioè il fatto che si fermano alle emozioni e non le fanno diventare un lavoro costante, quotidiano.
Così il Papa ha voluto indicare a loro il compito della vita riassumendolo in due parole: alzarsi e andare. Qui c'è la sfida affascinante che ha lanciato il Papa e che è quella che fa la vita. È Gesù che entrando dentro l'orizzonte quotidiano ci allunga la sua mano e ci porta ad affrontare la vita, è Lui che ci spinge ad andare incontro agli altri. Questo ha proposto il Papa ai giovani, come ad ognuno di noi: di tornare ad essere protagonisti della vita, e lo si può essere solo prendendo sul serio il desiderio che vibra nel cuore e muovendosi verso Gesù che solo vi sa corrispondere.
Bisogna mettersi in movimento per vivere, e Gesù ci viene incontro per ridare prospettive ampie alla nostra mossa.
Una sfida interessante, a livello del desiderio di felicità, una sfida vertiginosa!
ALZARSI E ANDARE: UNA SFIDA VERTIGINOSA
29/04/2024 - Gianni Mereghetti