Un ragazzo, appassionato di libri, si domandava perché avesse dimenticato il contenuto della maggior parte di essi, quindi non capiva lo scopo della lettura. Un giorno, incontrando casualmente il suo maestro, gli pose la domanda, alla quale subito egli non rispose. Alcuni giorni dopo mentre i due se ne stavano seduti vicino ad un fiume, il maestro disse di avere sete e chiese al ragazzo di portargli dell'acqua usando un vecchio setaccio che era lì per terra. Il giovane trasalì, perché sapeva che era una richiesta priva di logica; tuttavia non poteva contraddire il proprio maestro e, preso il setaccio, iniziò ad eseguire l'ordine. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per attingere acqua, non riusciva a compiere nemmeno un passo poiché nel setaccio non rimaneva neppure un goccia. Provò e riprovò decine di volte, ma sempre senza successo, dovuto alla perdita dell'acqua attraverso i fori. Stremato, si sedette accanto al maestro e disse: «È impossibile prendere l'acqua con tale setaccio, perdonatemi! Ho fallito nel mio compito!». «Nient'affatto! - rispose il maestro sorridendo - Tu non hai fallito. Guarda il setaccio; adesso è come nuovo poiché l' acqua, filtrando dai suoi buchi, lo ha ripulito. Quando leggi dei libri, tu sei come il setaccio ed essi sono come l'acqua del fiume. Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutti i contenuti che essi fanno scorrere in te. I libri, con le loro idee, emozioni, sentimenti e conoscenze, puliranno la tua mente ed il tuo spirito e ti renderanno una persona migliore e rinnovata.
Questo è lo scopo della lettura.
IL SETACCIO, IL FIUME E LA LETTURA
08/05/2024 - Luigi Bertolini