PROMOZIONE TURISTICA: PERCHÉ ROBECCO NON C’E’?

15/05/2024 - Lista Robecco Futura

Sono ben 23 gli enti che hanno aderito all’istituzione di un tavolo di promozione turistica, con capofila il Comune di Abbiategrasso. Parco Ticino, Consorzio dei Navigli e tutta una serie di comuni del Magentino- Abbiatense, in particolare quelli che si affacciano sul Naviglio Grande. Lo scopo principale dell’iniziativa è “accrescere l’attrattività del territorio, valorizzando le identità locali e proponendo azioni congiunte per la promozione dei beni storici e culturali, del paesaggio e dell’ambiente, del benessere e dell’enogastronomia”.
Insomma, secondo gli organizzatori, una collaborazione per promuovere un’offerta turistica coordinata che permetta di ottimizzare le risorse disponibili e di favorire la promozione di quanto di bello il nostro territorio offre. Noi di Robecco Futura, da anni ci battiamo perché questa possibilità possa essere realizzata, anzi noi crediamo che tutti i comuni del Magentino-Abbiatense debbano aderire al fine di rendere il nostro ambito il vero e proprio Parco della grande Città Metropolitana. Robecco, per la sua posizione strategica, per le sue ville storiche, i suoi fontanili, i suoi molini, la sua vallata rigogliosa, le sue cascine, il paesaggio ecc., è certamente uno dei borghi più apprezzati dal turismo slow; ebbene, il nostro Comune non ha aderito a questo progetto. Evidentemente, la nostra amministrazione pensa di riuscire a fare da sé e ad essere autosufficiente, come quando la giunta Barni ha speso ben 25 mila euro per approntare presso la biblioteca comunale un Info Point praticamente inutilizzato e soldi pubblici buttati al vento.
Crediamo che ormai, in determinati ambiti sia necessario consorziarsi il più possibile, e questo non vale solo per la promozione turistica (pensiamo solamente alla gestione dei rifiuti che vede sul territorio tre aziende nel giro di 10 chilometri con tutte le sfide della transizione ecologica da affrontare per il futuro) e unire le forze per meglio affrontare le economie di scopo, rilanciare le offerte, aumentare l’efficienza e diminuire i costi per i cittadini. Quel “Piccolo è bello”, romantico e piacevole di un tempo, non vale più; chi non lo ha capito rischia di rimanere fermi, e quando rimani fermo mentre gli altri pedalano, inesorabilmente torni indietro.