DEGRADO AL PARCO DELL'AMICIZIA

21/05/2024 - Elisa Basilico

Spettabile redazione di "Ordine e Libertà",
vorrei segnalarvi che presso il Parco dell'Amicizia (tra via Legnano, via Diaz e via Fusè) la situazione di degrado peggiora in quanto Amaga, a quanto pare, se ne frega altamente di venire a tagliare l'erba da più di un mese ormai.
Per questo mi rivolgo a voi: con la presente sono infatti a sollecitare un vostro intervento per documentare il tutto sul vostro giornale e mettere in evidenza l'inefficienza del Comune di Abbiategrasso nell'affrontare semplici problematiche cittadine.
Nell'attesa di una vostra visita presso il parco dell'Amicizia per documentare e fotografare il degrado, vi invio alcune fotografie scattate personalmente che già possono dare un'idea della situazione.

Gentilissima lettrice,
grazie innanzitutto della sua lettera e della documentazione fotografica allegata, che ospitiamo a corredo di questa sua.
Mi sento in coscienza di farle però presente due cose: la prima è che il problema da lei sollevato è comune a molti spazi verdi della città e ci vengono parimenti segnalati di giorno in giorno da altri cittadini (e questo potrebbe confermare l'inefficienza da lei indicata); la seconda è che l'alternanza di giornate piovose e altre caratterizzate da un bel sole caldo produce il doppio effetto di far crescere l'erba in modo particolarmente consistente e d'altra parte di condizionare gli sfalci, che non possono essere effettuati con il maltempo né con l'erba bagnata e il terreno fangoso.
Certo, sarebbe bello che Amaga riuscisse a far fonte a tutte le emergenze dotandosi di personale ad hoc nella stagione primaverile-estiva, ma questa è una questione alquanto complessa da affrontare per la quale non basta certo la "buona volontà". Per questo, benché comprenda il suo appello e quello di altri lettori che analogamente si rivolgono a noi in questo periodo non trovando risposte adeguate dall'ente pubblico, mi sento di escludere nella maniera più assoluta che Amaga e i suoi operatori «se ne freghino altamente», bensì che facciano il possibile per far fronte alla situazione, probabilmente con risorse inadeguate al fabbisogno di questo periodo dell'anno.
Cordiali saluti.
Marco Aziani - direttore responsabile