PAPA FRANCESCO, IL SACERDOZIO E LE DONNE

27/05/2024 - Roberto Bellia - Vermezzo con Zelo

Spettabile redazione,
in un’intervista alla rete statunitense Cbs, Papa Francesco ha risposto: «Le donne sono di grande servizio come donne (prefiche o perpetue?, ndr), non come ministri all'interno dell'Ordine Sacro», confermando che è inaccettabile per la Chiesa (Vaticana? secondo me certo non per la Chiesa Cristiana) che le donne possano pretendere di diventare Diaconi con l’Ordine Sacro. Insomma per il Vicario di Cristo le femmine non sono degne di fare quello che fanno i maschi (in base al dogma del maschilismo?).
Se Maria Vergine, che ha portato in grembo il figlio di Dio dovesse risorgere, non sarebbe degna di fare quello che fa ogni prete di paese: celebrare l’eucaristia. Questo secondo Papa Francesco, come lui stesso afferma categoricamente.
Sembra che l’unico diritto che le donne hanno nella dottrina vaticana in più rispetto a quella musulmana sia quello di poter seguire la messa mescolandosi tra gli uomini: se questa, come sembra, è l’unica differenza tra l’islam e il vaticano (non il cristianesimo) nel riconoscere la dignità delle donne, mi chiedo dove sia l’inequivocabile uguaglianza fra tutti gli esseri umani predicata da Cristo nostro Signore: le donne sono meno "figlie di Dio" degli uomini?

Gentile lettore,
credo che la sua sia una lettera che definire capziosa è poco. Lei estrapola una frase del Papa presa da un'intervista per costruirci tutta la sua teoria della Chiesa maschilista ed esprimere tutto il suo astio verso il Vaticano.
Trovo perlomeno puerile teorizzare che la vera uguaglianza e il totale rispetto della dignità della donna (che a mio modesto parere trova centinaia di declinazioni edificanti all'interno della Chiesa cattolica i cui pontefici, tra l'altro, non hanno mai smesso di additare ad esempio per l'umanità le virtù di donne che hanno dato la propria vita per il Vangelo offrendo testimonianza della propria santità, e continuano a farlo oggi) debbano per forza coincidere con la sua ammissione all'Ordine sacro. Non conosco le ragioni teologiche (se esistono) in base alle quali la Chiesa cattolica non apre ancora all'idea delle sacerdotesse, ma credo sia squallido banalizzare la questione riducendo il loro ruolo dentro la Chiesa alle due ipotesi da lei menzionate, oltretutto sempre meno presenti.
M.A.