Egregio direttore,
Palestinesi e Israeliani hanno subito pene indicibili: un olocausto di sei milioni torturati e massacrati nei campi di sterminio da parte dei nazisti tedeschi; 1400 persone violentate e massacrate e 140 ostaggi, tra cui donne e bambini di pochi mesi, rapiti, torturati e violentati da Hamas.
Trentamila vite umane e migliaia di strutture abitative e lavorative distrutte dai bombardamenti israeliani nella striscia di Gaza.
A questo punto Palestinesi e Israeliani meriterebbero una vita serena e democratica in due Stati contigui, liberi e in pace tra loro, dove l'ONU, con la sua presenza, garantisca l'assenza di qualsiasi programmazione e azione di terrorismo e di guerra, ciò che finora non ha fatto.
Hamas deve restituire gli ostaggi, senza alcuno scambio, e deve smettere, in combutta con Hezbollah, Houthi e Iran, di attaccare, violentare e terrorizzare gli Israeliani, provocando la morte di decine di migliaia di Palestinesi.
E Netanyahu deve porre fine alla guerra, all'occupazione e al bombardamento della striscia di Gaza.
Le due cose devono avvenire contemporaneamente, sotto il controllo dell'ONU.