LASCITI TESTAMENTARI

03/06/2024 - Giuseppe Rischio

Caro direttore,
chi scrive ha molte perplessità per certi annunci televisivi che promuovo lasciti testamentari in cui appaiono bambini africani, malati e denutriti. Comprendo che il mio commento può sembrare fuori luogo, ma mi domando qual è il target di questa promozione? Sicuramente è destinata a chi non è molto lontano dal fare testamento, quindi ai vecchi che non vedono davanti a sé molti anni di vita.
Queste persone vanno impietosite in ogni modo al fine di convincerle che è cosa buona e giusta redigere un testamento “di beneficenza” per aiutare questi poveri.
Ritengo che questo tipo di promozione non sia leale. Eppure nessuno interviene; nessuno si chiede come vengano utilizzati i fondi dell’ente di carità che li amministra; nessuno controlla i bilanci…
Capisco di essere troppo severo con chi fa delle opere pie ma penso a quanti anziani, commossi e confusi, stilano un lascito testamentario che non ha nulla di spontaneo.
Sarei molto contento se qualcuno mi dicesse che sbaglio e che sia giusto proseguire in questo modo.


Gentile lettore,
non sono in grado né mi permetto di dirle se sbaglia o se sia nel giusto, al di là delle opinioni personali, appunto.
Su una cosa però la devo assolutamente correggere: l'anno scorso una compagnia di assicurazione con agenzia in Abbiategrasso, nella ricorrenza del quarantesimo di attività, organizzò un interessantissimo incontro pubblico con ospite un brillante avvocato che spiegò tutti i motivi (davvero tanti) per cui sia opportuno redigere testamento con estrema cura ed oculatezza anche, per così dire, con largo anticipo: in altre parole, non è assolutamente roba da "vecchi" (e poi è tutto da dimostrare che le persone anziane al giorno d'oggi, su tematiche di questo genere, siano facili prede di chi voglia fare leva sulla loro sensibilità). In generale, invece, nemmeno a me personalmente piace vedere come talune organizzazioni utilizzino immagini di forte impatto per convincere chicchessia a farsi carico, sollecitandone la coscienza, di situazioni davvero al limite. Ma il discorso potrebbe essere alquanto complicato. Quanto infine all'assenza di controlli sui fondi e sui bilanci di quelle realtà, credo proprio che non sia affatto così.
M.A.