10 febbraio, giorno del ricordo, e mi chiedo oggi perchè sia importante raccontare questa triste pagina di storia agli studenti e alle studentesse che stanno riprendendo la scuola con modalità ancora precarie.
Una domanda che mi sfida, che mi chiede di capire cosa c'entri con l'oggi la sollecitazione "a rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale."
Una cosa mi è evidente, che oggi è quanto mai irrilevante la polemica che ha contrapposto la giornata del ricordo a quella della memoria, una polemica vuota e insulsa che oggi non significa nulla, ci pensa la storia a eliminare ciò che è fittizio!
Se è crollato tutto l'apparato ideologico questo è un bene perchè aiuta ad andare all'origine del ricordo e a riproporlo per quello che è, ricordo di una violenza brutale e disumana, di una violenza che si è accanita impietosamente per un progetto di potere, e per il potere chi non si piega o chi è diverso è da eliminare.
E' il ricordo di storie di uomini e di donne, oggi purificato da tutto l'apparato ideologico è più vivo e più fresco. Così ciò che è importante oggi è andare sulle tracce di queste storie umane, dove le vittime non sono più tali, anzi rifulgono di una bellezza che attrae. Si vedono persone che investite dall'odio, che eliminate dai terribili carnefici, sono rimaste persone e oggi lo sono ancor di più, ricordarle è fondamentale, porta dentro la nostra società scossa e piegata dal virus un valore unico, quello di trovare ogni giorno il volto dell'altro e di avere simpatia per lui. Questo è il ricordo, la decisione a trovare il volto umano e commuoversi per il suo esserci.
GIORNO DEL RICORDO:SULLE TRACCE DI STORIE UMANE
08/02/2021 - Gianni Mereghetti