COLLOQUI DI MATURITÀ, STUDIO E CRESCITA UMANA

26/06/2024 - Gianni Mereghetti

Carissimo direttore, 
il colloquio agli esami di maturità è una prova innanzitutto per gli insegnanti in quanto si vede ciò a cui tengono.
Infatti gli insegnanti sono decisivi perché determinano l'indirizzo degli esami stessi: se fanno domande di tipo nozionistico, fanno andare l'esame in questa direzione, se invece sono tesi ad ascoltare gli studenti e a cogliere il positivo che ognuno di loro porta, allora l'esame sarà una occasione per ogni studente e studentessa di comunicare i propri interessi, le propri capacità, i propri giudizi critici come la propria creatività.
Per questo è importante che ogni insegnante si chieda se è a fare il commissario di esame per rimisurare la preparazione dei ragazzi e delle ragazze, oppure se è lì per fare in modo che ogni esaminando esprima il meglio di sé. 
C'è da augurarsi che ogni studente e ogni studentessa trovino davanti a sé all'esame di maturità non un giudice, ma uno sguardo, come direbbe Cesare Pavese, di simpatia totale, cioè una persona che da lui e da lei voglia sapere non se Hitler ha perso la guerra a Stalingrado, ma come lo studio delle scuole superiori ha fatto crescere la loro umanità.
Così l'esame diventerebbe affascinante e utile sia agli insegnanti, sia agli studenti.