LA VITA, UNA MOSTRA CON MOLTI QUADRI

10/07/2024 - Massimo Moletti

La cosa più bella o più brutta di una mostra? La fine! Dipende tutto da con che occhio la si guarda...
Una persona potrà avere ammortizzato ed imparato qualcosa, altri potranno essersi annoiati, come la mia giovane socia. Frettolosa di andare al fast food e a comperare oggetti di moda e vestiti.
Ma in una Milano piena di attrattive, la scelta è molto varia. Un fiume di persone che si muove e fa rinascere il Paese dopo quel periodo veramente buio che abbiamo attraversato.
In questi momenti bisogna abituare, anche con fatica, i giovani al bello e coinvolgere le loro menti.
Grande nudo con drappeggio, olio su tela, del 1923, del maestro spagnolo Pablo Picasso: perché il fisico femminile ha sempre avuto un suo punto di utilizzo nel bene e nel male e l'arte viene influenzata quando viene conosciuta ed insegnata, altrimenti si perde nel vuoto del presente provinciale. Sentire; ma Picasso l'abbiamo visto anche! È il forte segno del seminare arte che porta dalla giusta parte. La giovane socia forse non ne vuole dare l'impressione, ma è affascinata da tanta propensione al perfetto su tela...
Nudo femminile disteso, sempre olio su tela, di Renoir: è l' essenza della femminilità di quel periodo con le forme generose oltre misura e un tipo di posizione comoda (recuperata anche nel film "Titanic"), dove la modella è a disposizione del pittore o l'artista cerca di estrarre l'attimo chiaro dal corpo in tema con l'epoca bella che stava per finire.
In grande, natura morta del 1917, di Picasso, molto influenzato dal pittore francese e dalla sua scuola mette in olio su tela il principio della mancanza di prosperità in un inizio di periodi molto tristi. La scena vuole rappresentare la vita quotidiana per ogni persona, dove il soggetto non è più la classe augusta e agitata, ma quella disperata.
Come è distante il 1880 e la tela con colori a olio di mele e biscotti di Cézanne, dove la gioia di vivere si apprezza anche in cose semplici perché si possono avere!
I nostri ragazzi vivono un periodo molto liquido e triste, pieno di problematiche e senza alcuna spiegazione certa e obbiettiva.
La vita è una mostra con molti quadri, dove non può piacerti tutto, ma non puoi pretendere di capire tutto.
Lo shopping e il pranzo sono il giusto compenso per una gruppo che ha dato gioia alla mostra portandola in rete per tutti.
Una risposta chiara e veloce e concreta a chi diceva, tra i banchi e le cattedre, che non amava la pittura.
Non chiedere mai se ti piace l' arte, e non permettere mai che qualcuno dica che non ti piace, neppure al tuo professore: il pessimismo è un brutto odore che fa perdere il senso del bello. Insegnare ai figli e ai ragazzi e insistere è la vera vittoria.