Pregiatissimo direttore,
per "cambiamenti climatici" si intendono i cambiamenti a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici.
Questi cambiamenti possono avvenire in maniera naturale, ad esempio tramite variazioni del ciclo solare.
Tuttavia, a partire dal secolo scorso, le attività umane sono state il fattore principale all'origine dei cambiamenti climatici, imputabili essenzialmente alla combustione di combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas.
La combustione di combustibili fossili genera emissioni di gas a effetto serra che agiscono come una coltre avvolta intorno alla terra, trattenendo il calore del sole e innalzando le temperature.
Tra gli esempi di emissioni di gas a effetto serra che provocano i cambiamenti climatici, figurano il biossido di carbonio e il metano. Tali emissioni derivano, per esempio, dall'uso della benzina per automobili o dal carbone per riscaldare edifici.
Anche il disboscamento di terreni e foreste può causare il rilascio di biossido di carbonio.
Le discariche di rifiuti sono una fonte importante di emissioni di metano.
L'energia, l'industria, i trasporti, l'edilizia, l'agricoltura e l'uso del suolo sono tra i principali responsabili delle emissioni.
Molte persone pensano che i cambiamenti climatici significhino essenzialmente temperature più elevate. Tuttavia, l'innalzamento della temperatura è solo l'inizio della storia. La terra è un sistema in cui tutto è collegato e, pertanto, i cambiamenti in una zona possono influenzare i cambiamenti in tutte le altre.
Attualmente, fra le conseguenze dei cambiamenti climatici figurano siccità intense, scarsità d'acqua, incendi devastanti, innalzamento dei livelli del mare, inondazioni, scioglimento dei ghiacciai polari, tempeste catastrofiche e riduzione della biodiversità.
A livello di sistemi energetici, passare dai combustibili fossili a energie rinnovabili come quella solare o eolica ridurrà le emissioni all'origine dei cambiamenti climatici. Dobbiamo però iniziare immediatamente.
A questo proposito, una coalizione sempre più numerosa di Paesi si sta impegnando a raggiungere lo zero emissioni entro il 2050, circa la metà delle riduzioni delle emissioni dovrà essere attuata entro il 2030 per mantenere il riscaldamento al di sotto di 1,5 gradi centigradi.
Papa Francesco richiama l'attenzione sulla crisi climatica e sul modello economico non più sostenibile. Nell'esortazione apostolica "Laudate Deum" dell'ottobre 2023, il Papa torna a parlare di pianeta sofferente, richiamando alla corresponsabilità le persone e le forze politiche, prima che sia troppi tardi. «Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono li, sempre più evidenti"», è la tesi del Papa, che elenca gli effetti tangibili di «una Malattia Silenziosa» che trova le sue radici in un modello di sviluppo insostenibile.
Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti.
I CAMBIAMENTI CLIMATICI
10/09/2024 - Luigi Bertolini