PAPA FRANCESCO, GLI USA E IL MINORE DEI MALI

16/09/2024 - Roberto Bellia - Vermezzo con Zelo

Spettabile redazione,
di ritorno dal suo viaggio più lungo, tra Asia e Oceania, Papa Francesco, intervistato, dice quello che pensa sulle elezioni USA che vedono contrapposti un Trump anti-immigrazionista e una Harris portabandiera abortista.
Quanto a Trump egli dice: «Non dare ai migranti accoglienza e possibilità di lavorare è peccato, e grave».
E la mia domanda è: quale accoglienza offrono ai migranti le oltre 8.000 parrocchie italiane e lo Stato Vaticano e inoltre quanta parte dell’immenso patrimonio immobiliare vaticano viene devoluta all’accoglienza? La risposta è zero: “peccato grave”?
Papa Francesco non vuole esprimere un’opinione su chi è meno peggio tra Trump e Harris, perciò si limita a suggerire agli americani di votare per il male minore.
E quanto al “male minore” questo, per la Chiesa cattolica, non può che essere Trump, un “peccatore”, e non certo un’abortista scatenata come Harris, una ”assassina” (definizioni di Papa Francesco).

Gentile lettore, lei non finisce di stupirci. Glielo scrissi già una volta in passato e qui ne ho la conferma: il suo astio verso la Chiesa, il Vaticano e questo Papa ho l'impressione che l'accechino. Non occorre infatti avere girato il mondo per avere contezza del fatto che l'accoglienza degli immigrati venga spesso praticata proprio presso le strutture appartenenti a parrocchie e oratori. Basta aver vissuto, che so, a Zelo Surrigone, dove (sebbene contrastata da parte degli stessi parrocchiani e da parte della popolazione) la canonica fu trasformata nella Casa di Accoglienza San Matino per dare ospitalità a donne con figli minori, di origine straniera, sottratte dal Tribunale a mariti e compagni violenti o allo sfruttamento di organizzazioni criminose. Un caso (non certo l'unico, benché lei decreti che ve ne siano "zero" in tutta Italia) a portata del suo naso...
M.A.