Pregiatissimo direttore,
un simpatico racconto ha colto la mia attenzione.
Un giovane dottore, da poco laureato, desiderava lavorare in ospedale, ma non riusciva a trovare occupazione. Con un po' di fatica allora decise di aprire uno studio medico privato. Alla porta d'ingresso affisse un grande cartello arrecante la seguente scritta: "La cura costa 25 euro; se non dovesse funzionare, vi saranno restituiti 100 euro". Un avvocato vide il cartello e pensò subito che fosse una buona occasione per incassare 100 euro facilmente. Si recò nello studio e disse: «Dottore, ho perso il senso del gusto».
Il medico si rivolse alla sua infermiera dicendole: «Prendi la medicina della scatola 12 e somministragli 3 gocce sulla lingua». L'infermiera eseguì e l'avvocato cominciò a tossire per espellere quanto aveva ingerito esclamando: «Ma è benzina!». Il medico si congratulò con lui perché aveva riacquistato il gusto, così l'avvocato molto irritato dovette pagare 25 euro, meditando già la vendetta.
Il giorno seguente infatti si ripresentò dicendo di aver perso la memoria. Il dottore, rivolgendosi alla sua infermiera le disse di prendere la scatola 12 e di somministragli 3 gocce sulla lingua. L'avvocato, più irritato che mai gridò: «No! Lì c'è la benzina; me l'avete data ieri!». Il dottore si complimentò nuovamente con lui perché gli era tornata la memoria e gli chiese 25 euro. L'avvocato sempre più furioso pagò, ma stava già tramando una vendetta esemplare.
Il giorno dopo si ripresentò dicendo al dottore che la sua vista era debole ed annebbiata. Il dottore, dispiaciuto, gli disse di non avere alcuna cura in merito, quindi gli chiese di accettare i 100 euro.
Gli occhi dell'avvocato iniziarono a brillare perché finalmente ce l'aveva fatta, ma mentre allungò la mano per prendere la banconota che il medico gli stava porgendo, esclamò: «Questi non sono 100 euro, bensì 20 euro!».
Allora il dottore disse: «Complimenti, la sua vista non ha più problemi! Sono 25 euro, grazie!».
La morale è: chi troppo vuole nulla stringe.
Grazie di cuore per l'ospitalità.
CHI TROPPO VUOLE NULLA STRINGE
09/10/2024 - Luigi Bertolini