PRONTO SOCCORSO ADDIO, MA CI RENDIAMO CONTO?

28/10/2024 - Marco Viviani

Gentile direttore,
c’era una canzone del più grande (senza nulla togliere agli altri, per me è Vasco Rossi) che ripeteva infinite volte “C’è chi dice no…”.
Ho letto che il Pronto Soccorso di Abbiategrasso resterà definitivamente chiuso nelle ore notturne e che è definitivamente sostituito dal Punto di Primo Intervento: io parlo per me, per le persone fragili e per i miei cari, ma una persona che non abbia la patente come deve fare autonomamente a recarsi a Magenta? In bicicletta? Non dico una persona colta da infarto o da ictus, ovviamente, ma di problemi e disturbi, piccoli infortuni, bisogni che potranno anche sembrare minimi, ma per chi ci si trova coinvolto sono seri: che cosa deve fare chi è nel bisogno per avere assistenza senza sentirsi allo sbaraglio?
La mia non è polemica, ma mi domando: i signori che dirigono la Sanità non pensano che la salute sia un diritto primario sacrosanto?
Due sabato fa ad Abbiategrasso erano in tantissimi a manifestare contro la Tangenziale; ma fare una manifestazione di protesta davanti all’ex PS? Per gli ultimi, per gli anziani, per chi non può permettersi du andare a Mada Abbiategrasso e anche dai paesi limitrofi).
Mi domando: chi detiene il potere e comanda certo processi, dorme tranquillo la notte? La vita è una ruota che gira. Magenta è un Pronto Soccorso che va bene per le cose gravi, ma per il bisogno di assistenza e di rassicurazione che hanno i tanti anziani che vivono ad Abbiategrasso e dintorni, umanità e pietà non hanno più spazio nella vita delle persone? Oggi siamo tutti “social”, ma dovremmo anche continuare ad essere “animali sociali” e a sapere e ricordarci che l’altro è un fratello, una creatura di Nostro Signore, di fronte al quale saremo tutti giudicati per le nostre azioni e per le nostre responsabilità.