Una memoria che ci riporta indietro nel tempo, ai fatti accaduti a Trieste, a Gorizia, in Istria e in Dalmazia, dove tra il 1943 e il 1947 migliaia di italiani vennero prelevati dalle loro case, sottratti alla loro quotidianità, torturati, fatti prigionieri e vittime in quelle cavità carsiche naturali chiamate Foibe. Uccisi perché considerati nemici del popolo, per motivi etnici o politici; costretti ad abbandonare i propri territori, divenuti estranei, per la salvezza.
Una pagina drammatica della storia italiana che ancora una volta ci deve far riflettere sugli errori del passato, su ci. che è stato affinché l’intolleranza e la prevaricazione di cui l’uomo si pu. rendere capace, lascino il posto all’attenzione e al rispetto dell’essere umano e rafforzino in tutti noi una coscienza civile.
L'ASSESSORE COMELLI: "RIFLETTERE SUGLI ERRORI"
12/02/2021 - Eleonora Comelli - Assessorato Politiche Educative