Pregiatissimo direttore,
eccomi di nuovo ai nostri amici lettori con un altro breve racconto.
Due sassolini giacevano sul greto di un torrente; stavano in mezzo a migliaia di altri sassi, grossi e piccoli, eppure si distinguevano perché erano di un intenso colore azzurro. Sapevano di essere i più bei sassi del torrente e se ne vantavano gridando agli altri: «State a debita distanza! Noi abbiamo il sangue blu!». Erano insomma due sassi boriosi ed insopportabili. Trascorrevano le giornate a pensare a ciò che sarebbero diventati non appena qualcuno li avesse scoperti. Fantasticavano pensando: «Finiremo incastonati in qualche preziosa collana oppure sul dito di qualche dama...».
Un bel mattino soleggiato una mano d'uomo entrò nell'acqua e li raccolse e a quel punto si sentirono felici.
Purtroppo però finirono in una scatola di cartone insieme ad altri sassi colorati. Sicuri della loro indiscussa bellezza, pensarono di rimanerci per poco, ma una mano li prese e li schiacciò contro un muro in mezzo a tanti altri in un letto di cemento tremendamente appiccicoso.
Piansero, supplicarono, ma inutilmente.
I due sassolini azzurri, sempre più arrabbiati, si ritrovarono inchiodati al muro e pensarono di fuggire, ma non era facile!. Non si persero d'animo e fecero amicizia con un filo d'acqua che scorreva ogni tanto su di loro chiedendogli di infiltrarsi sotto di loro per staccarli da quel muro.
Dopo qualche mese i sassolini incominciarono a muoversi un po' nella loro nicchia di cemento.
Durante una notte umida e fredda, caddero a terra e si sentirono finalmente liberi.
Mentre giacevano sul pavimento, lanciarono un'occhiata verso quella che era stata la loro prigione. La luce della luna, che penetrava da un grande finestra, illuminava uno splendido mosaico formato da migliaia di sassolini colorati e dorati che rappresentavano Nostro Signore. Era il più bel Gesù che i due sassolini avessero mai visto!
Il volto del Signore, però, aveva qualcosa di strano; sembrava quello di un cieco. Ai suoi occhi mancavano le iridi! In quel momento i due sassolini azzurri compresero.... Erano loro le iridi di Gesù! Chissà come sarebbero state ammirate lassù! Dunque rimpiansero amaramente la loro decisione.
Al mattino un sagrestano distratto inciampò nei due sassolini e, poiché nell'ombra tutti i sassi sono uguali, li raccolse e, brontolando, li gettò nel bidone della spazzatura.
L'orgoglio è causa di rovina e di grande inquietudine...
Grazie di cuore per l'ospitalità.