STRAORDINARIO E ORDINARIO

11/03/2025 - Luigi Bertolini

Pregiatissimo direttore,
un interessante racconto ha colto la mia attenzione in merito alla quotidianità della vita.
Dopo una vita semplice e serena, una donna morì e si trovò subito a far parte di una lunga ed ordinatissima processione di persone che avanzavano lentamente verso il Giudice Supremo.
Man mano che si avvicinava alla meta, udiva sempre più distintamente le parole del Signore. Udì così che diceva ad un uomo: «Tu mi hai soccorso quando ero ferito sull'autostrada e mi hai portato all'ospedale; entra nel mio Paradiso!». Ad un altro disse: «Tu hai fatto un prestito ad una vedova senza pretendere interessi; vieni a ricevere il premio eterno!». Ad un altro ancora disse: «Tu hai eseguito gratuitamente difficili interventi chirurgici, aiutando a ridare speranza a molte persone; entra nel mio Regno!», e così via...
La povera donna fu presa dallo sgomento perché, per quanto si sforzasse, non ricordava di aver fatto in vita sua nulla di eccezionale.
Cercò allora di lasciare la fila per avere il tempo di pensare, ma non le fu assolutamente possibile.
Un angelo sorridente, ma deciso non le permise di abbandonare la lunga coda.
Con il cuore che le batteva forte e con tanto timore, arrivò davanti al Signore. Si sentì immediatamente avvolta dal suo sorriso mentre le diceva: «Tu hai stirato tutte le mie camicie; entra nella mia Felicità!» .
A volte è così difficile immaginare quanto sia straordinario l'ordinario.
La semplicità e l'umiltà scalano le montagne.
Come ci ha tramandato Giacomo Leopardi: «È curioso vedere che quasi tutti gli uomini che vagliano molto hanno le maniere semplici, e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore».
Grazie di cuore per l'ospitalità.